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Se durante il lockdown e nella Fase 2 gli italiani hanno incrementato il tempo dedicato alla fruizione di piattaforme di video on demand tra i generi più apprezzati ci sono i film, che durante il confinamento hanno superato anche le serie TV. Lo sport al contrario, ha registrato una flessione, mentre è rimasto positivo il trend dell’animazione. I dati GfK Sinottica indicano infatti che durante il lockdown il tempo passato a guardare contenuti video sulle piattaforme on demand è aumentato in maniera significativa, ovvero del +73% rispetto al periodo antecedente l’inizio della pandemia.

Un’abitudine però che non sembra essere cambiata con l’allentamento delle misure restrittive. Anche nella Fase 2 il tempo dedicato alle piattaforme VoD è infatti rimasto sopra la media.

Una riscoperta delle narrazioni lunghe

Anche in un contesto di quotidianità “stravolto”, in cui il tempo a disposizione si è moltiplicato e dilatato lungo tutto l’arco della giornata, alcune abitudini sono state mantenute. Ad esempio, il picco della fruizione di contenuti durante il weekend, tipico di queste piattaforme, è rimasto invariato anche durante il lockdown. Quello che invece è cambiato, almeno in parte, è il tipo di contenuti fruiti. Durante il periodo di confinamento, infatti, c’è stata una riscoperta delle narrazioni lunghe, con una decisa crescita della fruizione dei film.

Fase 2, film e serie Tv entrambi al 61%

In particolare, i film sono passati da una visione durante la settimana media pari al 49% prima del lockdown a una del 64% tra il 9 marzo e il 3 maggio 2020. Ma anche con l’inizio della Fase 2 gli italiani sono rimasti affezionati a questo tipo di contenuti, scelti dal 61% dei fruitori on demand anche nel periodo compreso tra il 4 maggio e il 14 giugno. Durante il lockdown però è cresciuta, ma in maniera meno significativa, anche la fruizione delle serie TV, da sempre il genere più visto nel mondo on demand. In questo caso i dati Gfk Sinottica indicano che si è passati da una visione del 55% prima del confinamento a una del 62%, raggiunto nel pieno della crisi Coronavirus. Come per i film, la fruizione delle serie TV è rimasta più alta della media anche dopo la fine del lockdown, con un 61% raggiunto nella Fase 2.

Meno sport più animazione

Due generi che hanno visto cambiare in maniera significativa le abitudini di fruizione degli italiani negli ultimi mesi sono stati lo sport e l’animazione.

Nel primo caso, la cancellazione delle principali manifestazioni sportive ha portato a un netto calo della fruizione dal 17% al 7%, che nella Fase 2 non è ancora tornata ai livelli precedenti la crisi. Il mondo dell’animazione, al contrario, ha fatto registrare un picco di fruizione durante il periodo del confinamento (dall’11% al 16%), probabilmente legato alla necessità, colta dal mercato, di intrattenere i più piccoli durante le lunghe giornate passate in casa.