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La sostenibilità alimentare è un valore importante nell’ampio tema dell’ecologia, e gli italiani la conoscono e la riconoscono. Tanti che 7 nostri connazionali su 10 riferiscono che per loro la sostenibilità alimentare corrisponde al rispetto dell’ambiente nella produzione del cibo. Lo rivela la nuova indagine Waste Watcher International ‘Il gusto della biodiversità’, promossa con il Gruppo Unitec e Assomela su rilevazione Ipsos.

La ricaduta globale di comportamenti giusti e sbagliati

“Nell’anno pandemico si sono rese più evidenti le interconnessioni a ricaduta globale del nostro tempo – spiega Andrea Segrè, che dirige l’Osservatorio Waste Watcher International – Attentare alla biodiversità danneggiando la natura ha un forte impatto sulla sicurezza alimentare e la salute umana: le scelte di produzione agricola, trasformazione alimentare, trasporto, acquisto, gestione e fruizione del cibo sono fra le principali cause dell’allarmante perdita di biodiversità e incidono sul cambiamento climatico. Ci ha colpito verificare la accresciuta sensibilità degli italiani sul tema: 7 su 10 (68%) dimostrano di saper correttamente definire la biodiversità come ‘una molteplicità di specie animali, vegetali e microorganismi’ e 4 italiani su 10 conoscono bene il collegamento fra la perdita di biodiversità e l’alterazione degli ecosistemi, con conseguenze rilevanti per l’abitabilità terrestre, come la pandemia Covid-19. Esiste, infine, uno stile alimentare che, secondo gli italiani, è più rappresentativo della biodiversità, la dieta mediterranea, secondo il 63% degli intervistati, 6 su 10 quindi (dati Osservatorio Waste Watcher 2020)”.

Sostenibilità alimentare, cosa significa?

E’ anche importante comprendere cosa significhi per l’opinione pubblica il termine sostenibilità alimentare. In base ai dati raccolti durante l’indagine, il 67,7% degli italiani identifica in questo caso la sostenibilità con il rispetto dell’ambiente: agricoltura e industria alimentare, quindi, risultano sostenibili se operano con criteri di tutela della natura e delle sue caratteristiche di biodiversità. Il 50,1% degli italiani, 1 su 2, identifica la sostenibilità alimentare con la prevenzione degli sprechi, il 43,7% con alimenti non confezionati in imballaggi in plastica, il 37,1% con prodotti a km0 e il 36,7% con la stagionalità della loro produzione e fruizione. Un terzo esatto degli italiani, il 33,9%, dichiara che un alimento è sostenibile se la sua produzione è compatibile e rispettosa della biodiversità. Insomma, i consumatori di casa nostra hanno cominciato a capire e a ricercare, anche nei piatti che vengono serviti a tavola, ingredienti e prodotti sostenibili e sicuri, sia per la salute sia per l’ambiente.