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YouTube vuole impegnarsi per tutelare i bambini. E lo fa imponendo una nuova regola per limitare la raccolta dei dati personali e i contenuti pubblicitari destinati ai più piccoli. Nel tentativo di rispettare quanto stabilito dalle autorità americane, che qualche mese fa hanno accusato la piattaforma per la condivisone di video online di violazioni della privacy, YouTube alza nuove barriere per proteggere i più piccoli. “YouTube da oggi tratta i dati personali di chiunque guarda contenuti per bambini sulla sua piattaforma come se si trattasse di un minore, e questo a prescindere dall’età dell’utente”, si legge in un post sul blog della società, nel quale viene spiegato che YouTube si impegna a distinguere in modo chiaro e preciso quali siano i contenuti destinati ai bambini, affidandosi sia a chi li crea sia a software ad hoc.

Da gennaio i contenuti destinati ai più piccoli sono più controllati

Ai creatori di contenuti YouTube ha quindi iniziato a richiedere a chi crea i video di comunicare esplicitamente se i video stessi sono destinati ai bambini o meno. E a partire dal mese di gennaio quelli destinati ai bambini non hanno alcun commento, non presenteranno pop up che suggeriscono altri contenuti da vedere, e non sono accompagnati da pubblicità mirata. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che la scelta di Google, a cui fa capo YouTube, mostra le difficoltà nel trovare un equilibrio fra la privacy e un modello di business basato sulla pubblicità.

Le modifiche avranno un impatto sui ricavi?

Le modifiche erano attese da mesi, e non è ancora chiaro quale sarà il loro impatto sui ricavi di YouTube. Pur rappresentando un passo in avanti, i cambiamenti però non soddisfano tutti. Alcuni esperti della privacy li ritengono infatti insufficienti da parte di una società come YouTube, incentivata a spingere gli utenti a trascorrere il maggiore tempo possibile sulla propria piattaforma, riporta Ansa.

Una multa per aver violato le norme che regolano la raccolta di dati sui minori

Le nuove regole arrivano in risposta alla richiesta delle autorità americane. La Federal Trade Commission a settembre 2019 ha infatti multato YouTube per aver violato le norme che regolano la raccolta di dati sui minori. Ma qualcuno mostra qualche perplessità. “Ci sono ancora delle zone grigie che riguardano contenuti non rivolti esplicitamente ai bambini, ma che sono visti soprattutto dai bambini”, afferma Josh Golin, direttore esecutivo della Campaign for Commercail-Free Childhood, uno dei gruppi che ha denunciato YouTube alla Federal Trade Commission.