post

Gli esperti di Babbel propongono l’annuale retrospettiva linguistica attraverso l’analisi di alcune parole protagoniste dell’anno trascorso. Il 2022 è stato un anno colmo di avvenimenti, le cui implicazioni si sono spesso avvertite anche a livello internazionale, dall’invasione dell’Ucraina all’inflazione alla siccità, quest’ultima, un chiaro segnale dell’aggravarsi della crisi climatica.
Gli eventi che hanno contraddistinto il 2022 sono stati accompagnati da terminologia ed espressioni specifiche entrate poi a far parte del dibattito pubblico. Termini come ‘guerra’ e ‘invasione’ sono stati utilizzati frequentemente nei giornali italiani. La parola invasione descrive l’irruzione, da parte delle forze armate di uno Stato belligerante, all’interno di un territorio non appartenente a esso. Il termine suggerisce motivazioni illegittime e attitudini violente.

Termini che dipingono uno scenario differente

L’inflazione ha investito molti Paesi, inclusa l’Italia, catalizzando l’attenzione dei media e del dibattito pubblico. Il termine inflazione, derivante dal latino ‘inflatio’, ‘gonfiatura’, indica in economia l’aumento prolungato e costante del livello medio generale dei prezzi in un dato lasso di tempo, determinante una diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Se nelle retrospettive linguistiche di Babbel degli anni passati si potevano citare termini come ‘no-vax’ e ‘green pass’, le parole che emergono quest’anno dipingono uno scenario differente, più in linea con ciò che ci si potrebbe aspettare in un mondo post-pandemico. Parole, come ad esempio, Digital Nomads, ‘nomadi digitali’, ovvero chi, rinunciando a una residenza fissa, sceglie di spostarsi di frequente e lavorare primariamente online.

Il linguaggio della pandemia e della precarietà lavorativa

L’insorgere della pandemia e la conseguente precarietà lavorativa hanno indotto numerosi dipendenti a riconsiderare le proprie priorità. Tale fenomeno ha assunto dimensioni macroscopiche negli Stati Uniti, dove si parla di Great Resignation, ‘grande dimissione’. Sempre in risposta a una più diffusa tendenza a voler dare priorità alla sfera privata emergono termini come ‘sleepcation’, neologismo formato dall’unione del verbo ‘to sleep’, ’dormire’ e ‘vacation’,’ vacanza’. Chi nel 2022 si concede una sleepcation decide di trascorrere le proprie ferie in un resort o un hotel allo scopo di riposarsi e recuperare il sonno perso.

Uno strumento per interpretare e comprendere la società

La parola ‘siccità’ deriva dal latino siccus, ‘secco’, indica la carenza di pioggia e, in generale, di umidità per un periodo di tempo prolungato, con forti ripercussioni sull’ambiente e sull’agricoltura, non solo nell’immediato. È infatti comprovata la presenza, a lungo termine, di importanti alterazioni degli ecosistemi, con intere specie vegetali ed animali a rischio. La mancanza di precipitazioni e il rialzo delle temperature per effetto del cambiamento climatico hanno causato, nell’estate del 2022, una siccità senza precedenti nella penisola, con la portata del Po ai minimi storici, riporta Askanews.
“Il nostro impegno nell’analizzare l’anno e nell’elaborare la retrospettiva ha come scopo quello di raccogliere i termini, che registrando un incremento nella frequenza di utilizzo, fotografano un cambiamento più o meno duraturo della nostra quotidianità – commenta Gianluca Pedrotti, Principal Learning Content Editor di Babbel – e possono, quindi, servire come strumento per interpretare e comprendere la società”.